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Trovata la sequenza del genoma del Ragnetto rosso
Scritto da PubbliScienze Venerdì 25 Novembre 2011 09:34
Un gruppo di 55 ricercatori guidati da Miodrag Grbic, biologo dell'Università del Western Ontario, ha sequenziato il genoma del Ragnetto rosso (Tetranychus urticae), un acaro polifago che infesta infatti molti ortaggi, piante ornamentali e da frutto. Uno dei più pericolosi fitofagi della soia, ogni anno costa una enorme quantità di denaro solo per il suo controllo. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature ieri. Fino ad ora, questo è il più piccolo genoma sequenziato tra gli Artropodi.
Lo studio è stato finanziato dal Joint Genome Institute del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, Genome Canada, e l'Unione Europea.
Il parassita è resistente alle tossine delle piante più importanti, ed ad una età compresa tra i 2 ed i 4 anni diventa resistente aanche ai pesticidi di nuova concezione. Richard M. Clark, assistente professore di biologia alla Università dello Utah e coautore dello studio, ha dichiarato: "Una cosa fondamentale che rende unico il Ragnetto rosso è il fatto che possa mangiare moltissime specie di piante … Questi acari sono una delle cause principali dell'ingialliscono e della conseguente malattia di molte piante da. Essi sono anche uno dei più grandi problemi per i vivai e le serre, e, più in generale, per le colture nei campi. … [il Ragnetto rosso] è stato trovato in grado di sviluppare rapidamente la resistenza a diversi tipi di pesticidi, spesso entro un paio di anni dopo l'introduzione di un nuovo pesticida."
Lo studio ha trovato che il suo genoma include una varietà di geni che sono responsabili della digestione e dello smaltimento delle tossine, forse contenete alcuni geni presenti in batteri e funghi. Poiché questi geni dei batteri e/o funghi sono peculiari per gli acari, sembrano essere un raro esempio di trasferimento di geni orizzontale, anche conosciuto come trasferimento di geni laterale cioè il trasferimento di geni tra specie distanti.
Lo studio ha anche trovato 17 geni responsabili della produzione delle ragnatele. La ragnatela del Ragnetto rosso fornisce loro riparo e protezione contro le intemperie ed i predatori e sono un po' più forti e resistenti di quelle di altre specie.
Riferimenti
- Godinho, Ana. "Spider mite's secrets revealed". Press Release: Eurekalert!, 23 novembre 2011 (in inglese)
- "Big pest, small genome: Blueprint of spider mite may yield better pesticides". PhysOrg, 23 novembre 2011 (in inglese)
- "Scientists sequence small genome of a pest: spider mite". WikiNews, 25 novembre 2011 (in inglese)
Steve Jobs, genio visionario e co-fondatore di Apple è morto ieri all’età di 56 anni
Scritto da PubbliScienze Giovedì 06 Ottobre 2011 11:24
Il co-fondatore ed ex CEO di Apple, Steve Jobs, è morto ieri all’età di 56 anni.
Il 24 agosto, Jobs si dimise dal suo incarico come CEO. Ha combattuto il cancro al pancreas dal 2004.
Jobs, nato a San Francisco il 24 febbraio 1955, ha costruito una delle società tecnologiche di maggior valore al mondo. Ha creato Apple nel 1976 e nel 1984 il primo personal computer Macintosh è stato rilasciato al pubblico. Un anno dopo venne licenziato dalla società e fondò NeXT. Nel 1986 ha comprato la Pixar, che è stata poi acquistata dalla Walt Disney nel 2005. Nel 1996, a seguito dell’acquisto di NeXT, Jobs tornò ad Apple come CEO. Nel 1998 Apple ha introdotto il personal computer iMac, che ridiede vita ad una società ormai sull’orlo del fallimento. Il 2001 vede la realizzazione del lettore musicale iPod e, l’anno successivo, del sistema operativo Mac OS X. Il 2007 vede la nascita dello smartphone iPhone, mentre il 2010 è l’anno de tablet computer iPad.
Jobs lascia sua moglie ed i suoi quattro figli.
Tributi a Steve Jobs
“Apple has lost a visionary and creative genius, and the world has lost an amazing human being. Those of us who have been fortunate enough to know and work with Steve have lost a dear friend and an inspiring mentor. Steve leaves behind a company that only he could have built, and his spirit will forever be the foundation of Apple.” —Apple’s statement about his death
("Apple ha perso un visionario ed un genio creativo, ed il mondo ha perso un essere umano straordinario. Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscere e lavorare con Steve hanno perso un caro amico ed un mentore ispiratore. Steve si lascia alle spalle una società che solo lui avrebbe potuto realizzare, e il suo spirito sarà per sempre il fondamento della Apple.")
“We’ve lost a unique tech pioneer and auteur who knew how to make amazingly great products. Steve fought a long battle against tough odds in a very brave way. He kept doing amazing things in the face of all that adversity. As someone who has had his own medical challenges, I couldn’t help but be encouraged by how he persevered.”—Paul Allen, Microsoft co-founder
("Abbiamo perso un pioniere tecnologico ed autore unico che ha saputo realizzare prodotti incredibilmente ottimi. Steve ha combattuto coraggiosamente una lunga[, ma] invincibile battaglia. Lui ha continuato a fare cose incredibili a dispetto di tutta questa avversità. Come chi ha avuto le sue sfide mediche, io non sono potuto essergli di aiuto, se non essere incoraggiato da come lui ha tenuto duro.")
“I’m truly saddened to learn of Steve Jobs’ death. Melinda and I extend our sincere condolences to his family and friends, and to everyone Steve has touched through his work. Steve and I first met nearly 30 years ago, and have been colleagues, competitors and friends over the course of more than half our lives. The world rarely sees someone who has had the profound impact Steve has had, the effects of which will be felt for many generations to come. For those of us lucky enough to get to work with him, it’s been an insanely great honor. I will miss Steve immensely.”—Bill Gates, Microsoft co-founder
("Sono davvero addolorato di apprendere della morte di Steve Jobs. Melinda ed io presentiamo le nostre sincere condoglianze alla sua famiglia ed amici, e a tutti quelli che Steve ha comoosso attraverso il suo lavoro. Steve e io ci siamo conosciuti quasi 30 anni fa, e siamo stati colleghi, concorrenti e amici nel corso di più di metà della nostra vita. Il mondo vede raramente qualcuno che ha avuto il profondo impatto che Steve ha avuto, i cui effetti si faranno sentire per molte generazioni a venire. Per quelli di noi abbastanza fortunati da avere la possibilità di lavorare con lui, è statofollemente un grande onore. Steve mi mancherà immensamente.")
“He was a great man with incredible achievements and amazing brilliance. He always seemed to be able to say in very few words what you actually should have been thinking before you thought it. His focus on the user experience above all else has always been an inspiration to me.”—Larry Page, Google co-founder
("Lui fu un grande uomo con risultati incredibili e [di una] brillantezza stupefacente. Lui sembrava sempre di essere in grado di dire in poche parole quello che tu in realtà ci avresti dovuto riflettere prima di poterlo esprimere. La sua attenzione verso l’esperienza utente sopra ogni altra cosa, per me è sempre stata [fonte di] ispirazione.")
“People sometimes have goals in life. Steve Jobs exceeded every goal he set himself.”—Steve Wozniak, Apple co-founder
("Le persone a volte hanno degli obiettivi nella vita. Steve Jobs ha superato tutti gli obiettivi che si è posto.")
Riferimenti
- "Steve Jobs Apple 'visionary' dies aged 56" – BBC News, 6 ottobre 2011 (in inglese)
- Bill Gates, "Steve Jobs" – The Gates Notes, 5 ottobre 2011 (in inglese)
- "Remembering Steve Jobs" – Apple Inc., 5 ottobre 2011 (in inglese)
- "Steve Jobs, 1955 – 2011" – Wired, 5 ottobre 2011 (in inglese)
- "Apple’s Steve Jobs Dies" – Bloomberg, 5 ottobre (in inglese)
- The Associated Press, "Statement from Steve Jobs' family after his death" – San Francisco Chronicle, 5 ottobre 2011 (in inglese)
- "Apple Inc. co-founder Steve Jobs dies aged 56" – Wikinews, 6 ottobre 2011 (in inglese)
Le aree prossime alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi potrebbero rimanere off-limits per decenni
Scritto da PubbliScienze Giovedì 25 Agosto 2011 18:00
Funzionari giapponesi hanno ammesso per la prima volta che certe zone prossime alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi e colpite dalle radiazioni emesse dal disastro atomico potrebbero rimanere inabitabili per decenni. I media giapponesi questa settimana hanno riferito che il primo ministro giapponese Naoto Kan visiterà le zone colpite dal disastro nei prossimi giorni anche per dire ai residenti ed ai funzionari locali che è troppo pericoloso tornare a vivere nella prefettura di Fukushima. Il capo di gabinetto del governo nipponico, Yukio Edano, ha dichiarato che “Non possiamo negare la possibilità che ci sono alcune aree in cui sarà difficile per i residenti di poter tornare alle loro case per un lungo periodo di tempo.”
I pericoli dovuti alla esposizione alle radiazioni in alcune zone ci si aspetta che restino a livelli inaccettabili anche dopo che l’impianto venga nei prossimi mesi un arresto “a freddo”. La decisione definitiva su quali aree devono essere dichiarate off-limits sarà effettuata solamente dopo un completo e dettagliato monitoraggio delle radiazioni, e la creazione di un piano di bonifica completo. Funzionari giapponesi hanno finora rifiutato di nomimare le aree che potrebbero essere interessate.
Da diversi mesi gli scienziati hanno avvertito di una tale eventualità a seguito della fusione di tre reattori nel sito Fukushima nel marzo scorso. Il governo, criticato per la sua gestione delle evacuazioni dopo il disastro, aveva sperato di ritirare almeno alcuni dei presenti ordini di evacuazione tuttora vigenti per la maggior parte delle aree intorno alla centrale. Tuttavia, non può farlo in quanto le radiazioni sono pericolosamente molto elevate, anche nella città di Okuma, situata a circa tre chilometri dal sito di Fukushima, dove i livelli di radiazioni sono oltre 25 volte superiori rispetto ai limiti dettati dal governo.
Il governo nipponico sta pensando di eventualmente acquistare o affittare le proprietà delle molte migliaia di residenti colpiti dalla evacuazioni e che non possono tornare alle loro case e le loro imprese.
Anche se il gestore dell'impianto, la Tokyo Electric Company, ha recentemente dichiarato che le perdite radioattive dai tre reattori stanno diminuendo, la preoccupazione continua a crescere riguardo al reale grado di contaminazione. Gli scienziati hanno rilevato una diffusa contaminazione di suolo sui terreni agricoli, compromettendo ulteriormente l’abitabilità futura di significanti aree vicine alle centrali, e resta una grande incertezza in merito alla reale portata della radioattività in numerose di queste aree.
“[Il] cesio-137, [137Cs, Cs-137: un isotopo radioattivo del metallo alcalino cesio che si forma principalmente come un sottoprodotto della fissione nucleare dell’uranio, specialmente nel reattore nucleare a fissione.] il principale elemento radioattivo emesso durante le esplosioni [dei reattori nucleari], ha un tempo di dimezzamento [o emivita di un isotopo radioattivo definita come il tempo occorrente perché la metà degli atomi di un campione puro dell’isotopo decadano in un altro elemento.] di 30 anni, e non è destinato a scomparire durante una notte”, ha detto Didier Champion, un esperto francese di sicurezza nucleare.
Riferimenti
- Martin Fackler, "Large Zone Near Japanese Reactors to Be Off Limits" – The New York Times, 21 agosto 2011 (in inglese)
- Yves Miserey, "Fukushima: certaines zones durablement évacuées" – Le Figaro, 22 agosto 2011 (in francese)
- Justin McCurry, "Fukushima disaster: residents may never return to radiation-hit homes" – The Guardian, 22 agosto 2011 (in inglese)
- "Kan to spell out no-go zone reality" – The Japan Times, 23 agosto 2011 (in inglese)
- "Japan nuclear disaster: areas to remain off-limits for decades" – Wikinews, 25 agosto (in inglese)
Il SETI riapre
Scritto da PubbliScienze Martedì 16 Agosto 2011 21:00
Il SETI Institute [Search for Extra-Terrestrial Intelligence (Ricerca di Intelligenza Extraterrestre)], chiuso a metà aprile di quest’anno a causa di tagli al bilancio, ha annunciato che riaprirà a metà settembre grazie a nuovi fondi ricevuti da diversi donatori.
Oltre 2500 donatori, tra cui l’attrice Jodie Foster che ha contribuito a renderre popolare il SETI grazie al film Contact (1997), hanno devoluto oltre 200000 $ per permettere ai telescopi ed ai ricercatori dell’Istituto di rominciare a funzionare.
“Siamo assolutamente entusiasti del fatto che migliaia di persone da tutto il mondo si sono fatte avanti per dichiarare il loro sostegno al SETI proprio quando l’aiuto è stato più necessario”, ha detto il SETI attraverso un comunicato stampa.
Mentre si continuano a cercare finanziamenti a lungo termine, l’Istituto prevede di utilizzare questi soldi per studiare i diversi pianeti in orbita attorno alle stelle Kepler-10, distante 560 anni luce dalla Terra e sita nella costellazione del Dragone, e Kepler-11, distante circa 2000 anni luce dalla Terra. Questi sistemi solari ed i loro pianeti sono stati scoperti tra gennaio e febbraio di quest’anno dal satellite artificiale Kepler facente parte della omonima missione dalla NASA. Questi pianeti dovrebbero trovarsi ad una distanza dalle loro corrispondenti stelle tale da essere in grado di avere acqua allo stato liquido e quindi la vita.
Riferimenti
- Rik Myslewski, "Shuttered SETI reboots ET pursuit" – The Register, 15 agosto 2011 (in inglese)
- Bill Chappell, "SETI Plans To Resume Listening For Aliens Next Month, Thanks To Donations" – NPR News, 16 agosto 2011 (in inglese)
- Nicholas Jackson, "With Jodie Foster's Support, SETI to Resume Search for Aliens" – The Atlantic, 16 agosto 2011 (in inglese)
- "SETI Institute set to re-open" – Wikinews, 18 agosto (in inglese)
Utilizzare il sistema immunitario dei pazienti per combattere la leucemia
Scritto da PubbliScienze Giovedì 11 Agosto 2011 00:00
I ricercatori dell'Università della Pennsylvania hanno sviluppato un nuovo trattamento atto a sconfiggere un tipo di leucemia, la leucemia linfatica cronica (LLC). Questo trattamento utilizza il sistema immunitario del paziente per combattere le cellule tumorali. I ricercatori hanno estratto il sangue di tre pazienti di sesso maschile, ognuno dei quali soffriva di leucemia linfatica cronica avanzata. Hanno poi inserito un gene nei linfociti T (cellule che hanno un ruolo fondamentale nella immunità cellulo-mediata) dei pazienti. Il gene ha quindi riprogrammato le cellule allo scopo di scovare ed uccidere tutte le cellule tumorali presenti nel sangue.
I tre pazienti sottoposti al trattamento hanno avuto sintomi simili a quelli di un caso di influenza forte, ma i ricercatori hanno poi accertato che questi sintomi erano probabilmente dovuti alla risposta del corpo ad una rapida morte delle cellule del cancro. Una volta che i sintomi sono scomparsi, gli scienziati hanno trovato che due dei tre pazienti non presentavano più segni della leucemia e il terzo, pur restando malato, ha mostrato un significativo miglioramento. Inoltre, hanno anche scoperto che i linfociti T modificati non solo hanno ucciso le cellule tumorali esistenti prima del trattamento, ma anche quelle nuove.
Anche se ottimisti, gli esperti dicono che molto di più deve essere fatto per fare si che questo trattamento divewnti praticabile su tutti e che occorreranno ancora molti anni prima che venga approvato.
Riferimenti
- Ryan Jaslow, "New leukemia therapy destroys cancer by turning blood cells into "assassins"" – CBS News, 11 agosto 2011 (in inglese)
- Kathleen Lucadamo, "Doctors claim to have cured leukemia in a few patients by altering their blood cells" – New York Daily News, 11 agosto 2011 (in inglese)
- Joe Palca, "Gene Therapy Advance Trains Immune System To Fight Leukemia" – NPR, 11 agosto 2011 (in inglese)
- Madison Park, "'Serial killer' cells can target leukemia, study says" – CNN, 11 agosto 2011 (in inglese)
- "Scientists use gene therapy, patients' own immune systems to fight leukemia" – Wikinews, 11 agosto (in inglese)
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