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Nuovo farmaco può curare praticamente tutte le infezioni virali
Scritto da PubbliScienze Mercoledì 10 Agosto 2011 00:00
In un articolo recentemente pubblicato sulla rivista PLoS One, alcuni ricercatori del MIT Lincoln Laboratory sostengono di aver sviluppato un nuovo farmaco che ha il potenziale di curare quasi tutti i tipi di infezioni virali che vanno dal banale raffreddore alla spesso mortale febbre emorragica.
Il nuovo farmaco, conosciuto come DRACO (Double-stranded RNA Activated Caspase Oligomerizer), e che è in grado di distinguere le cellule sane da quelle infettate da virus, segnala alle cellule infette di morire, impedendo in questo modo la replicazione del virus ed il suo spostamento in altre celle limitrofe, il tutto lasciando completamente inalterate le cellule sane adiacenti. Inoltre, gli scienziati ritengono che sarebbe difficile per i virus poter sviluppare una resistenza a questo tipo di trattamento.
I ricercatori coinvolti nello studio hanno già sperimentato questo farmaco sui topi che sono stati precedentemente infettati con una quantità letale di influenza, e hanno scoperto che grazie al trattamento sono stati completamente guariti. Si spera di poter testare questo farmaco sempre sui topi per la cura di diversi altri tipi di virus, prima di passare alla sperimentazione umana.
Riferimenti
- Todd H. Rider*, Christina E. Zook, Tara L. Boettcher, Scott T. Wick, Jennifer S. Pancoast, Benjamin D. Zusman, "Broad-Spectrum Antiviral Therapeutics" – PLoS ONE, 27 luglio 2011 (in inglese)
- Anne Trafton, "New drug could cure nearly any viral infection" – MIT News, 10 agosto 2011 (in inglese)
- James Yardley, "Potential Revolutionary Cure for Viruses in Development" – Frost Magazine, 13 agosto 2011 (in inglese)
- "Superdrug DRACO to the Rescue; New Drug to Cure Any Viral Infection" – International Business Times, 13 agosto 2011 (in inglese)
- "New drug may treat virtually all viral infections" – Wikinews, 14 agosto 2011 (in inglese)
Componenti di DNA trovati nei meteoriti
Scritto da PubbliScienze Lunedì 08 Agosto 2011 00:00
Uno studio recentemente pubblicato sul giornale ufficiale della United States National Academy of Sciences, Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (PNAS), indica che le componenti essenziali che hanno permesso la creazione delle prime forme di vita sulla Terra potrebbero effettivamente provenire da materiali extraterrestri come le meteoriti. Queste molecole, conosciute come basi azotate, sono i componenti fondamentali del DNA e sono state ritrovate diverse volte nei meteoriti.
Fino ad ora, gli scienziati non potevano essere certi che questi composti fossero effettivamente presenti nei meteoriti oppure delle semplici contaminazioni ambientali dell'ambiente terrestre in cui i meteoriti sono atterrati. Per dirimere questo dubbio i ricercatori hanno analizzato undici differenti condriti carbonacee, meteoriti ricche di materiali organici per la presenza di basi azotate, ed hanno scoperto che tre di queste molecole sono molto rare sulla Terra.
Inoltre, nessuna di queste basi azotate è stata trovata nei pressi dei in cui le meteoriti sono state ritrovate. Questo ha portato i ricercatori a concludere che è molto probabile che queste molecole siano di origine extraterrestre, il che potrebbe significare che la vita sulla Terra ha avuto origine da questo tipo di materiali.
Riferimenti
- "Meteorites Carried Life's Building Block to Earth" – Discovery News, 8 agosto 2011 (in inglese)
- Charles Q. Choi, "Building Blocks of DNA Found in Meteorites from Space" – Space.com, 8 agosto 2011 (in inglese)
- "DNA components found in meteorites" – Wikinews, 8 agosto 2011 (in inglese)
Juno lanciata verso Giove
Scritto da PubbliScienze Sabato 06 Agosto 2011 00:00
Oggi, venerdì 5 agosto, alle 12:25 (EDT; ora della costa orientale degli Stati Uniti d'America e del Canada; 17:25 ora italiana) è stata lanciata a bordo di un razzo Atlas V dalla Cape Canaveral Air Force Station in Florida la sonda spaziale della NASA, Juno.
La sonda spaziale, che impiegherà cinque anni per raggiungere l'orbita del pianeta più grande del sistema solare, cercherà di svelare la formazione e l'evoluzione di Giove, del sistema solare primordiale, e, più in generale, ci aiuterà a comprendere i primi processi di formazione dei sistemi planetari orbitanti intonro alle stelle.
Sarà la prima missione diretta su Giove ad usare pannelli solari invece di generatori termoelettrici a radioisotopi.
Riferimenti
- "NASA'S Juno Spacecraft Launches To Jupiter" – NASA, 5 agosto 2011 (in inglese)
- "The Giant Planet Story is the Story of the Solar System" – NASA (in inglese)
- "Mission Juno" – NASA (in inglese)
- NASA, "NASA's Juno Spacecraft Launches to Jupiter" – ScienceDaily, 5 agosto 2011 (in inglese)
- "Juno spacecraft bound for Jupiter" – Wikinews, 5 agosto 2011 (in inglese)
Le lucertole sono in grado di risolvere problemi
Scritto da PubbliScienze Venerdì 15 Luglio 2011 08:24
Una lucertola, che abitualmente vive su un albero tropicale, è riuscita a risolvere i problemi a cui è stata sottoposta, imparando ad associare il colore di un tappo con una ricompensa alimentare, contestando lo stereotipo che i rettili sono estremamente limitati cognitivamente rispetto agli uccelli ed ai mammiferi. Le capacità cognitive dei rettili sono state in precedenza raramente studiate.
Nelle prove a cui sono state sottoposte, le lucertole sono state in grado di imparare a riconoscere ed a capovolgere il tappo del colore giusto per scovare un verme che era stato nascosto proprio lì sotto. L'esperimento è stato condotto presso la Duke University in North Carolina ed i risultati, che sono stati pubblicati su Biology Letters, la rivista scientifica della Royal Society, suggeriscono che le capacità di risoluzione dei problemi ("problem solving") dei rettili potrebbe essere più grande di quanto si pensasse.
La lucertola portoricana utilizzata nello studio, un anolide appartenente alla famiglia Iguanidae, è una specie ben conosciuta, nota per eccellere nella ricerca e rifornimento del cibo grazie anche alle sue eccellenti capacità di movimento. Per l'esperimento sono state raccolte sei lucertole di questa specie da Porto Rico.
—Jonathan Losos, biologo dell'Università di Harvard
I primi test hanno voluto valutare se le sei lucertole utilizzate nello studio fossero in grado di capire come fare a togliere il tappo per ottenere il cibo. Gli agili rettili hanno rapidamente imparato ad usare uno dei due possibili modi per spostare il tappo: stringendo le loro mascelle attorno al bordo del tappo e quindi estraendo il cibo, oppure scuotendo e ribaltando il tappo con le loro teste, afferrando il cibo.
Le lucertole sono poi state sottoposte ad una prova che richiedeva loro di sceglie tra due tappi di stessa forma, ma diverso colore. Uno era blu e l'altro era giallo e blu. Solo sotto i tappi di un certo colore era presente la loro ricompensa. Ben presto le lucertole hanno imparato a distinguere sotto quale tappo avrebbero trovato la ricompensa rappresentata sotto forma di un gustoso verme.
"Hanno imparato ad associare il colore del [tappo] con una ricompensa alimentare", ha detto Manual Leal, il ricercatore della Duke University che ha condotto lo studio. Il loro successo in un tipo di test basato sui vermi che viene solitamente utilizzato nello studio delle capacità cognitive degli uccelli era "del tutto inaspettato".
Le lucertole hanno risolto il problema di capovolgere il tappo e superare la prova in un minor numero di tentativi rispetto ad analoghi test condotti su diverse specie di uccelli. I ricercatori avevano a disposizione una sola prova al giorno con le lucertole in quanto esse mangiano molto di meno, mentre con gli uccelli si possono condurre fino a sei prove in un solo giorno. Per questo motivo, ogni errore commesso da una lucertola le implicava il dover ricordare l'errore commesso fino al giorno susseguente per poterlo finalmente correggere.
Quando le lucertole sono state sottoposte alla prova dei tappi di diverso colore, dopo solamente un paio di errori due delle lucertole sono state in grado di capire il trucco. "Abbiamo chiamato questi due Platone e Socrate".
Jonathan Losos, un biologo dell'Università di Harvard non coinvolto nello studio, ha detto che l'esperimento di Leal dimostra che di fronte ad una situazione nuova, la maggior parte delle lucertole sono state in grado di risolvere il problema. Hanno avuto la capacità di capire il trucco e di ignorare il loro apprendimento precedente, segno di un animale cognitivamente avanzato, cosa che alcune specie di mammiferi non sono in grado di fare facilmente.
Riferimenti
- "Brainy lizards pass test for birds". Press Release: Duke University, 12 luglio 2011 (in inglese)
- Gill, Victoria. "Lizard has problem-solving skills". BBC Nature News, 13 luglio 2011 (in inglese)
- Milius Susan. "Learnin' lizards". ScienceNews, 13 luglio 2011 (in inglese)
- "Lizards are capable of problem-solving, study shows". WikiNews, 15 luglio 2011 (in inglese)
Fine di un'era: Lanciato lo Space Shuttle Atlantis per la sua ultima missione
Scritto da Administrator Venerdì 08 Luglio 2011 00:00
Alle 11 e 29 (EDT) di oggi, venerdì 8 luglio, lo Space Shuttle Atlantis è stato lanciato per la sua missione finale.
La missione, che dovrebbe durare 12 giorni, porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS; International Space Station) parti di ricambio, rifornimenti, il Multi-Purpose Logistics Module (MPLM) Raffaello, ed il Robotic Refueling Mission (RRM), un esperimento atto a testare metodi, strumenti, e tecnologie necessari per rifornire di carburante i satelliti nello spazio.
Il lancio è stato effettuato dal Kennedy Space Center in Florida, Stati Uniti, nonostante le cattive condizioni meteorologiche. Otto minuti e mezzo dopo il suo ultimo lancio, Atlantis ha raggiunto la sua orbita preliminare, viaggiando ad oltre 24 mila chilometri all'ora a diverse centinaia di chilometri dalla Terra.
L'equipaggio della STS-135 è composto da quattro astronauti: il comandante Christopher Ferguson, il pilota Douglas Hurley, e gli specialisti di missione Sandra Magnus e Rex Walheim. Circa 750 mila persone hanno assistito al lancio dallo Space Center.
Il lancio della prima missione del programma Space Shuttle avvenne il 12 aprile del 1981. Da allora ci sono state 135 missioni in 30 anni, ma anche due fallimenti catastrofici che hanno portato la morte di entrambi gli equipaggi, quello del Challenger, avvenuto nel gennaio del 1986, e il disastro del Columbia avvenuto nel febbraio del 2003. Durante il programma shuttle, 355 persone provenienti da 16 paesi hanno volato per 852 volte a bordo di uno Space Shuttle. Le cinque navette hanno volato per una distanza complessiva di circa 864 milioni di chilometri.
Riferimenti
- "STS-135 Mission Information" – NASA, (in inglese)
- "STS-135 Mission Summary" – NASA, 8 luglio 2011 (in inglese)
- Douglas Stanglin, "Atlantis roars into space on final shuttle mission" – USA Today, 8 luglio 2011 (in inglese)
- Brian Vastag, "Atlantis launches on last shuttle mission" – The Washington Post, 8 luglio 2011 (in inglese)
- Jason Koebler, "Atlantis Launches for Final Time" – U.S. News, 8 luglio 2011 (in inglese)
- "End of an era: Space Shuttle Atlantis launches on final mission in program" – Wikinews, 8 luglio 2011 (in inglese)
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